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Sono lieta di accompagnarti nel mondo tanto attraente quanto misterioso della psicologia, rispondere a curiosità e chiarire dubbi che, nell’immaginario comune, ancora oggi accompagnano la professione dello psicologo.
Sarà anche un modo per saperne di più su di me e le mie attività e comprendere come posso esserti d’aiuto.
Chiedere aiuto non vuol dire essere deboli o incapaci di affrontare i problemi ma vuol dire essere consapevoli dei propri limiti. Chiedere aiuto è affidarsi ad un professionista per trovare nuove strategie di approccio a vecchi problemi.
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Incamminiamoci!

UNA RISPOSTA ALLE TUE DOMANDE
Ovviamente non si può negare che lo psicologo e lo psicoterapeuta entrino spesso in contatto con la sofferenza e il disagio (per approfondimenti, vai a “Il disagio psicologico”), ma ciò non deve offuscare tutta quell’altrettanto grande ed importante fetta di interventi che riguardano la psicologia del benessere, la prevenzione e la promozione della salute. Importante esempio ne sono le tecniche finalizzate a prevenire o ridurre lo stress e le sue reazioni psicosomatiche, come ansia, attacchi di panico, emicranie, gastriti nervose, insonnia...
Ed ancora, non dimentichiamo tutte quelle azioni che sono dirette a migliorare la qualità della vita, ad esempio favorendo migliori relazioni e una comunicazione più aperta in ambito lavorativo, scolastico, familiare, oppure stimolando il processo di autorealizzazione, per esempio nel raggiungimento di un obiettivo professionale o sportivo, o nel rafforzare la volontà nel seguire una dieta o nel sostenere l’autostima..." per approfondimenti visita la sezione PERCORSI
E quindi al bando tutti quei giudizi che rivolgiamo a noi stessi o che ci arrivano inevitabilmente dall’esterno come “Sei sempre insoddisfatto, incontentabile, viziato....!”; l’elenco è veramente quasi infinito! Soffermiamoci, invece, sull’ascolto di questo malessere per comprendere quale messaggio esistenziale esprime e vuole portare alla nostra attenzione.
Nella maggior parte dei casi esso è il frutto di una vita che ha perso il contatto con il proprio centro, di una profonda dissonanza tra ciò che “devo” essere o “devo” raggiungere e quello che in realtà sono e vorrei per me.
Importante allora diventa comprendere come nel nostro cammino di vita, influenzati da valori familiari e condizionamenti sociali, abbiamo perso noi stessi e la nostra strada verso l’autorealizzazione felice e consapevole, ma spesso più rischiosa e difficile, per abbracciarne un’altra più sicura e socialmente riconosciuta, che però ha perso il cuore."
Dunque, una volta appurato che lo psicologo non dà risposte o valutazioni né sta lì per risolvere problemi, il passo successivo apre lo spazio alla diffidenza e sfiducia: “Perché, allora, dovrei pagare per farmi ascoltare?”, “Questo può farlo anche il mio amico!”.
Di certo per i tanti che vedono la psicoterapia come un appuntamento con qualcuno con cui sfogarsi o come qualcosa di poco concreto, i cui risultati non sono direttamente visibili né misurabili, può risultare molto difficile intraprendere un percorso psicoterapeutico. Spieghiamo perciò brevemente cos’è una psicoterapia e cosa avviene durante le sedute.
Essa è innanzitutto una relazione tra due persone (o più persone nel caso di gruppi), all’interno della quale una persona fiduciosamente si apre all’altra, parlando liberamente di ciò che più le sta a cuore o che la affligge in quel momento. Il terapeuta, dal canto suo, incoraggia ad entrare in contatto con i vissuti emotivi, aiuta ad esprimere, a chiarire e dare significato ad eventi, esperienze e comportamenti.
Non esiste uno schema predeterminato ma possono essere utilizzate tecniche differenti (test psicologici, uso di strumenti artistici, compiti specifici ecc.) a seconda della formazione del terapeuta, ma essenzialmente ciò che avviene durante le sedute è un dialogo tra una persona con desiderio di conoscersi, motivata a mettersi in gioco e che si sente responsabile del proprio cambiamento ed un professionista preparato ad accogliere le esigenze specifiche della persona che ha di fronte, capace di farsi coinvolgere empaticamente, che sappia stimolare le risorse del paziente e incoraggi lo sviluppo di un nuovo e più utile modo di affrontare le difficoltà. L’obiettivo terapeutico è quello di favorire la fiducia in se stessi, la consapevolezza di sé e l’autonomia."
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