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Il sogno

Psicologo Psicoterapeuta Salerno Aiuto Psicologa Bravo Terapia Psicologico IL SOGNO

Da sempre il magico universo onirico ha affascinato gli uomini, se ne ritrovano tracce, infatti, già presso antiche culture, tra cui spicca il popolo dei Senoi, nella Malaysia, che ha fatto del sogno un prezioso momento di dialogo con se stessi, un antidoto all’aggressività e una difesa contro l’ansia. Fin da bambini, i Senoi vengono educati a rivivere le esperienze oniriche raccontandole alla comunità, che insegna loro a comprenderle. Imparano così che diventare padroni dei propri desideri contribuisce a vincere qualsiasi ostacolo e quando il sogno è molto angosciante, possono ricostruirlo daccapo inventando coscientemente un lieto fine.

Jill Morris, che ha tratto insegnamento da questo popolo, sottolinea l’importanza dell’imparare a sconfiggere gli incubi, ad utilizzare i messaggi dei sogni per risolvere i problemi della vita e aumentare il potenziale creativo, che tutti possediamo ma che spesso sonnecchia. I sogni, pertanto, sarebbero necessari alla nostra salute mentale.

In seguito, gli autori che se ne sono occupati hanno posto in evidenza l’importanza del messaggio che dal sogno ci deriva. Freud, ad esempio, li considerava valvole di sfogo per le nostre voglie represse, delle favole costruite ad hoc dalla nostra mente per appagare quei desideri che si agitano in noi. Secondo l’autore, solo i bambini, poiché sono liberi da regole e divieti, riuscirebbero a sognare i loro desideri così come sono... il giocattolo che adorano, il seno della mamma come conforto... etc. Gli adulti, invece, sarebbero vittime di emozioni troppo forti e, quindi, l’inconscio ha la necessità di mascherare i sogni coprendoli con simboli. Dunque, per interpretare il sogno è necessario scavare nel profondo, smontarlo e lavorare su ogni singolo pezzo concatenando parole, pensieri, ricordi fino a che non si trova il bandolo della matassa.

Jung approccia il sogno in maniera diversa, riconoscendo il magazzino dell’inconscio non solo come bagaglio della nostra vita ma anche come eredità dei nostri avi.

Aldilà di ogni teoria, siamo tutti d’accordo sull’evidenza che i sogni sono fatti della nostra stessa stoffa, sono l’immagine della nostra vita. Spesso, infatti, ci capita di rivivere in sogno i fatti del giorno, i ricordi più recenti sovrapponendoli a quelli più remoti, che per noi hanno valore.

Essi ci presentano le problematiche attuali della nostra vita e ci forniscono indizi su come agire nei loro confronti. Visto in quest’ottica, dunque, il sogno diviene un cammino verso se stessi in un universo parallelo ripulito delle sovrastrutture della veglia e il lavoro su di esso, di conseguenza, si dimostra un potente interruttore emotivo.

Il laboratorio, svolto durante la manifestazione “Arti per il Ben-essere. Festa della Gestalt 2011”, partendo proprio da tali presupposti, si proponeva come obiettivo quello di stimolare, mediante i simboli del sogno, la riflessione su se stessi. Focalizzarsi sulla propria vita interiore consente di diventare più consapevoli, di concentrarsi sulle problematiche attuali di vita senza cercare storture o vie di fuga che a nulla valgono ai fini del benessere.

Se impariamo ad ascoltare i nostri sogni, e quindi ad ascoltare noi stessi, riusciremo ad individuare i messaggi che il nostro inconscio ci invia e le indicazioni che esso stesso ci fornisce per conoscerci, per agire e reagire ai momenti di empasse, migliorando noi stessi. I sogni ricorrenti, ad esempio, rappresentano delle situazioni a cui non abbiamo ancora trovato una soluzione, come diremmo nel nostro gergo psicologico sono delle “gestalt” incomplete che necessitano di attenzione. In tali casi può essere utile chiedersi “C'era qualcosa nel sogno che cercavo di evitare? Da cosa fuggivo? Che nascondevo? Non riuscivo ad usare le gambe? A emettere la voce? O qualcosa d'altro? Nella mia vita reale cerco, nello stesso modo, di evitare i problemi? Cosa posso trarre dal mio sogno?”.

Per citare la nostra vignetta, quindi, se poniamo attenzione al nostro mondo onirico potremo riappropriarci di noi stessi, intraprendere un percorso verso la libertà di essere e di vivere in maniera autentica.

scritto con Gelsomina Ferrara

15 Ottobre 2016 by Stefania Grisi
Categories: Articoli e pubblicazioni
Taggs: Aiuto Psicologa Psicologico Psicologo Psicoterapeuta Salerno Terapia
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